Tra i monumenti più visitati di Roma c’è sicuramente il Pantheon.
Il primo tempio fu costruito nel 27 a.C. per ordine del console Marco Agrippa, ma venne distrutto da un incendio, così l’imperatore Adriano ne ordinò la ristrutturazione. Tra il 118 ed il 128 d.C. vennero aggiunti il pronao oltre alla cupola in calcestruzzo, la più grande del mondo antico.
Per omaggiare il console Agrippa, nonostante il tempio fosse ormai sostanzialmente un nuovo edificio, venne mantenuta sul portico l’iscrizione originale “M. Agrippa L:F: Cos Tertium Fecit”.
Il luogo scelto per la costruzione del Pantheon non è affatto casuale, proprio in questo punto, secondo il mito antico, Romolo, fondatore di Roma, venne preso da un’aquila alla sua morte e asceso tra gli dei dell’Olimpo.
All’inizio del VII secolo il Pantheon venne trasformato in chiesa cristiana, rinominata Basilica di Santa Maria Rotondo, grazie a ciò gli interni sono rimasti pressoché intatti, al contrario di molti templi ed edifici antichi.
Ancora oggi, pertanto, possiamo ammirare i pavimenti e le pareti ricoperte di pregiate lastre di marmo, su cui si aprono delle nicchie che contenevano le statue degli dei di Roma.
L’edificio era dedicato al culto di tutte le divinità, Pantheon, infatti, in greco significa “tutti gli dei”.
Spettacolare è la grande cupola, decorata da cinque ordini di cassettoni, che terminato al centro con un’apertura. L’oculo permette alla luce di entrare creando un’illuminazione molto suggestiva, in particolare il giorno del solstizio d’estate il sole a mezzogiorno cade perpendicolare al foro.
Per molti anni si è creduto che la pioggia non riuscisse ad entrare nel Pantheon, in realtà questo fenomeno era dovuto alle candele, che formavano un vortice di aria calda nebulizzando l’acqua.
Non è necessario fare il biglietto per entrare, perciò il Pantheon rientra nella lista delle cose da fare a Roma gratis.