Moderno, chic ed intellettuale, il quartiere Flaminio non possiede gli antichi resti o i meravigliosi palazzi di altre zone di Roma, tuttavia è caratterizzato da una frizzante vita culturale.
Tra i quartieri di Roma il Flaminio è trai i più recenti, l’area in cui sorge, a nord delle mura Aureliane, tra la riva sinistra del Tevere e l’antica via Flaminia, infatti, rimase disabitata fino al XIX secolo, poiché periodicamente veniva allagata dalle piene del fiume.
Il destino del quartiere Flaminio cambia nei primi anni del ‘900, quando la Società Automobili Roma decide di costruire qui i suoi impianti, dando una nuova vita alla zona, che progressivamente viene bonificata ed urbanizzata.
La svolta, però, arriva grazie nel 191, Roma viene scelta per l’Esposizione Universale e nella zona tra il fiume ed il Parioli vengono costruiti lo Stadio Nazionale, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e gli altri musei sale di Valle Giulia, oltre all’Ippodromo dei Parioli.
Anche la vicina zona dei Monti Parioli comica a svilupparsi, diventando la zona residenziale dell’alta borghesia romana ed anche la sede dei nuovi impianti sportivi e del Villaggio Olimpico.
Il quartiere Flaminio, quindi, assume una connotazione culturale, ma anche allegra e frizzante grazie alle molte strutture dedicate al tempo libero, allo sport ed alla musica, soprattutto con l’inaugurazione nel 2002 dell’Auditorium Parco della Musica.
Tra i punti di maggior interesse c’è il Ponte Milvio, celebre per la controversa tradizione dei lucchetti legati dai giovani innamorati, il Teatro Olimpico, dove si esibisce la Filarmonica, ed il MAXXI, il museo di arte contemporanea.
Il MAXXI, progettato dall’architetto iracheno Zaha Hadid, ha vinto nel 2010 il premio come miglior edificio dell’anno, grazie alle sue forme sinuose ed eleganti.
Nel quartiere Flaminio si trovano anche il Museo Hendrik Christian Andersen, scultore di origini norvegesi, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, ed anche gli istituti culturali di molti paesi stranieri, ad esempio come la Gran Bretagna, il Belgio, il Giappone, la Romania.