Carnevale Roma 2020: Tradizioni, Storia e Eventi

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Carnevale 2020 a Roma è ormai alle porte! Questo evento di gioco e festa, tanto caro ai bambini ma non solo, viene festaggiato in tutta Italia, ed affonda le sue radici nella storia. Scopritele con Guardaroma.

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Carnevale a Roma – Le maschere tipiche:

La principale maschera romanesca, conosciuta in tutta il nostro paese, è Rugantino. Il suo personaggio, che ha subito nel tempo diverse trasformazioni, impersona il romano tipico, ed ha anche ispirato una nota commedia musicale.
A lui si affiancano i meno conosciuti Cassandrino, Nina, Don Pasquale, il generale Mannaggia La Rocca e Meo Patacca, originari del teatro popolare e caratterizzanti gli stereotipi del popolano e del nobile, interpretandone pienamente vizi e virtù.
Vediamo ora nel dettaglio queste tipiche maschere del Carnevale romano.

Rugantino

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Come già detto, Rugantino è indubbiamente la più famosa maschera di Roma. Impersona un tipico personaggio romanesco, “er bullo de Trastevere”, di carattere arrogante e strafottente ma in fondo buono. Insomma, è il bullo romano per eccellenza, provocatorio ed insolente ma, negli anni, si è modificato assumendo un carattere decisamente più pigro e bonario. La sua principale caratteristica è proprio l’arroganza, ed il suo nome infatti deriva dal termine “ruganza” che significa, appunto, arroganza.
E’ il protagonista di una romantica e tragica storia d’amore: il suo sentimento per la bella Rosetta lo trasformerà addirittura in eroe, capace di addossarsi la colpa dell’omicidio del marito di lei. Rugantino morirà infine giustiziato sulla forca.
Il primo Rugantino doveva essere la caricatura del gendarme, indossandone anche gli abiti tipici. Successivamente è diventato un cittadino comune, un popolano, appropriandosi delle fattezze del giovane bullo di quartiere. Aveva atteggiamenti da duro, ma in realtà lo era poi solo a parole.
La maschera tipica lo propone vestito in due modi: con un vistoso abito rosso col cappello a due punte, oppure da povero con calzoncini rovinati, fascia intorno alla vita, camicia, casacca e fazzoletto attorno al collo.

Meo Patacca

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Meo Patacca deriva il proprio soprannome dalla patacca, ovvero la paga del soldato, corrispondente a 5 carlini.
Questa maschera è un popolano, sempre pronto a raccontare le proprie bravate e a vantarsi. E’ spesso attaccabrighe, facile alla lite ma non un vigliacco, anzi rappresenta il coraggio e la spavalderia.
Lo si può identificare nel quartiere più popolare di Roma, Trastevere. I suoi pantaloni sono stretti fino al ginocchio e fermati da alcuni legacci, ha una sciarpa colorata per cintura dove nasconde il suo coltello e porta sempre una giacca di velluto. I suoi capelli sono raccolti in una retina, tipica dei “bravi”, da dove fuoriesce il ciuffo sulla fronte. E’ innamorato di Nina.

Cassandrino

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Cassandrino è il classico credulone, un padre di famiglia di origine nobile.
Ha una voce nasale, un cappello a tricorno con sotto una parrucca incipriata, una giubba a coda di rondine, pantaloni chiari e belle scarpe con fibbia.
Nel tempo, il personaggio è divenuto il portavoce delle lamentele nei confronti del potere papale, specialmente nel periodo delle censure pontificie sui testi teatrali. Nelle commedie ripete spesso l’espressione “Solo Preti Qui Regnano”, una sua rivisitazione sarcastica dell’acronimo S.P.Q.R.
Del suo costume originario non sappiamo quasi niente, la sua fisionomia si definì con precisione nel corso del Settecento quando, dimenticato a lungo dai canovacci delle commedie, fu riportato in auge da Chapelle, comico francese.

Don Pasquale

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Il suo vero nome, completo, è Don Pasquale de’ Bisognosi, che però detesta perchè lo ritiene troppo plebeo per un nobile come lui. Questa maschera è infatti un uomo celibe, facoltoso e sciocco. Somiglia molto a Pantalone, con però un carattere meno burbero.
E’ molto attento al proprio vestiario e ama incipriarsi, scatenando le prese in giro dei camerieri e dei servi che gli stanno attorno.
Desidera fortemente sposarsi e finisce sempre in situazioni dove non riesce a centrare l’obiettivo. Porta una parrucca grigia incipriata e profumata, veste sfarzoso, porta le brache al ginocchio e calzature lucide con fibbia.

Generale Mannaggia La Rocca

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Il suo vero nome era Luigi Guidi, nato e vissuto a Roma a cavallo dei due secoli ‘800 e ‘900, venditore di stracci a Campo de’Fiori. Il soprannome se lo diede da solo, ed era il nome della maschera che lui stesso aveva inventato per il carnevale romano: nei panni di un generale, girava in groppa ad un asino vestito in alta uniforme con elmetto e sciabola.
Il suo percorso andava da Piazza del Popolo a Piazza Venezia, mentre la folla dei romani gli lanciava verdure e coriandoli.

Carnevale a Roma – La Storia:

Una caratteristica storica del Carnevale di Roma è l’utilizzo di materiali poveri e di riciclo, trasformati con grande fantasia dai romani. Infatti, trae origine dalla tradizione contadina della campagna, poichè segnava il passaggio dall’inverno alla primavera, ed era quindi un’occasione di festeggiamento per l’inizio della semina nei campi.
Ecco perchè i banchetti carnevaleschi sono molto ricchi di dolci, perché una volta in questo periodo si usava consumare tutti i prodotti che non potevano essere conservati durante il successivo, imminente, digiuno quaresimale.



L’origine del Carnevale Romano risale agli anni del Medioevo, ma ebbe il suo apice sotto Papa Paolo II, che decise di concentrare nel centro storico la maggior parte dei festeggiamenti carnevaleschi.

I luoghi del Carnevale erano principalmente:

  • Piazza Navona, dove venivano organizzate rappresentazioni ludiche e fuochi d’artificio
  • Piazza del Popolo, luogo di partenza della corsa dei Bèrberi
  • Via del Corso, dove si svolgeva la corsa che si concludeva a Piazza Venezia

Il Carnevale Romano del XIX secolo rappresentava un evento famoso in tutta Europa, e venne reso celebre in tutto il mondo dalle opere di pittori, scrittori e musicisti.

Persosi nel dopoguerra, dalla sua rinascita nel 2003 il “Gran Carnevale Romano” si è posto come obiettivo quello di ricordare una tradizione perduta, quella che un tempo spingeva i romani a riversarsi per strada, senza nessuna distinzione di condizione sociale.

Carnevale a Roma – Dolci Tipici:

Roma è il regno delle frappe. Si tratta del dolce di Carnevale per eccellenza, tipico di tutto il Lazio dove è il prodotto principale di ogni pasticceria e forno.

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E’ una specialità principalmente fritta, anche se ne esistono delle varianti cotte al forno. Solitamente, le frappe vengono realizzate con strutto oppure olio d’oliva invece che con il burro, ingrediente poco presente nella pasticceria tradizionale di questa regione.
A cottura ultimata, si usa “spolverarle” con tanto zucchero a velo.

Ci sono poi le castagnole, ovvero gustose e morbide palline di pasta fritta, talvolta riempite di cioccolato, oppure di ricotta o crema pasticciera. Vengono fatte friggere nell’olio bollente e poi coperte di abbondante zucchero.
Buonissimi e tipici anche i bignè di San Giuseppe, ripieni di crema, anch’essi immancabili protagonisti del Carnevale 2020 Roma.

Carnevale a Roma – Eventi 2020:

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Anche quest’anno tradizioni, spettacoli e divertimento caratterizzeranno il Carnevale Romano. con maschere, giochi di luce e ampi festeggiamenti che invaderanno il Centro città per la grande festa del Carnevale 2020 Roma. L’inzio del carnevale 2020 a Roma è fissato per il 22 febbraio.
Per più di una settimana via del Corso, piazza del Popolo, piazza di Spagna e piazza Navona si trasformeranno in meravigliosi teatri a cielo aperto, con sbandieratori e tanti personaggi in costume.
La grande sfilata in maschera sarà, come sempre, l’attrazione principale della manifestazione, avrà un percorso di 1,5 km e vedrà la presenza di gruppi mascherati, carri allegorici e del tradizionale corteo storico.
Non perdete l’occasione di organizzare le vostre vacanze di Carnevale a Roma per vivere anche questa speciale emozione nella meravigliosa Città Eterna. In questo senso, vi proponiamo un elenco di hotel a Roma che potrebbe esservi molto utile.

Ecco una lista di alcuni eventi e feste di Carnevale a Roma:

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  • Sabato 22 Febbraio 2020

Carnevale Popolare di San Lorenzo
Dalle 15 alle 20 Piazza dell’Immacolata

Sfilata di Carnevale del Quadraro
Dalle 15 alle 18 in Piazza Aruleno Celio Sabino

Sfilata di Piazza Navona
Alle ore 15,30 a piazza Navona avrà luogo la tradizionale sfilata equestre rinascimentale, il più atteso evento del Carnevale romano.

Carnevale al Luneur
Nel quartiere EUR c’è il parco divertimenti Luneur, che festeggia il Carnevale nei weekend 1-2 febbraio, 8-9 febbraio, 15-16 febbraio, 22-23 febbraio 10-18. Ogni giorno alle 12:30 e alle 17:00 è prevista la grande Battaglia dei Coriandoli.

  • Domenica 23 Febbraio 2020

Città dell’altra Economia
Come da tradizione, la Città dell’altra Economia festeggia il carnevale romano con laboratori e attività per bambini e bambine, dalle ore 10 fino al tramonto, in Largo Dino Frisullo.

Bioparco
Carnevale al Bioparco dalle 9:30 alle 17

La Tarantella del Carnevale a Parco della Musica
Presso l’Auditorium Parco della Musica in viale Pietro de Coubertin 30, nella celebre Sala Petrassi dalle ore 16:45 parata e dalle 18:00 grande concerto.

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