Saranno il genio e l’esuberanza di Dalì il “pezzo forte” per la stagione primaverile del museo del Vittoriano.
Dal 9 marzo al 1 luglio 2012 sarà allestita la mostra “Dalì. Un artista. Un genio”, che mostrerà come in lui l’uomo e l’artista fossero due tratti fusi ed inseparabili.
Salvador Dalì fu il maestro indiscusso del surrealismo, ma anche un personaggio discusso, tanto bizzarro quanto estremo, capace di suscitare forti passioni ed avversione intensa.
Questa sua natura non era una mera costruzione di facciata, perché la sua arte forte e sconvolgente era lo specchio del suo essere più profondo.
La ricerca del “meraviglioso”, teorizzata da Andrè Breton, per Salvador Dalì non era solo il fine ultimo dell’arte, bensì quello della sua stessa vita.
Dalì fu un artista poliedrico, oltre ad amare la pittura, egli fu anche disegnatore, scrittore ed orafo, oltre a cimentarsi come cineasta ed uno scenografo.
La mostra “Dalì. Un artista. Un genio”, darà particolare attenzione al suo legame con l’Italia, illustrato attraverso lettere, documenti, bozze e fotografie, che mostreranno anche le sue collaborazioni con il regista Luchino Visconti ed Anna Magnani.
L’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Gala-Salvador Dalì, porterà a Roma tele ed oli di grande pregio come “Autoritratto con la pancetta”, “Gradiva riscopre le rovine antropomorfiche” e “Lo spettro del sex appeal”.