Le prime comunità cristiane a Roma avevano bisogno di un luogo di sepoltura fuori dalla città, poiché era vietato costruire tombe dentro le mura.
Le catacombe di Roma nacquero verso il I secolo, probabilmente seguendo i percorsi dei sepolcri etruschi scavati nel tufo. Le catacombe di Roma erano formate per la maggior parte da gallerie sotterranee con più loculi scavati sulle pareti, alcune zone era formate invece da arcosolii, nicchie ricoperte da lastra di marzo orizzontale, oppure da cubicoli che si aprivano nei corridoi, in pratica delle camere sepolcrali destinate in genere a famiglie.
Queste ultime tipologie di tombe erano spesso decorate da affreschi o bassorilievi, così come le cripte, delle piccole cappelle. Queste decorazioni sono delle importanti e rare testimonianze dei simboli e della pittura paleocristiana.
Le catacombe vennero abbandonate verso il V secolo a causa dei saccheggi dei barbari e con il passare del tempo vennero dimenticate. Oggi alcune è possibile visitare alcune delle catacombe di Roma, tra cui le bellissime catacombe di San Callisto, lungo la via Appia. Qui è possibile ammirare alcune delle più belle testimonianze dell’epoca, tra cui le cripte di Lucina, le cripte dei Papi e di Santa Cecilia, oltre ai cubicoli dei Sacramenti.