La Via Appia, antica ed importante strada romana, è uno dei percorsi più suggestivi e ricchi di monumenti di Roma.
Uno dei suoi simboli più conosciuti è il Mausoleo di Cecilia Metella, una tomba monumentale costruita in onore di una patrizia romana del I secolo a.C.
L’imponenza della tomba è dovuta soprattutto all’importanza della famiglia cui apparteneva la donna, che era, infatti, figlia del console Quinto Cecilio Metello, che 65 a.C. conquistò Creta, e sposa di Marco Licinio Crasso, figlio di Crasso, triumviro insieme a Cesare e Pompeo.
Il Mausoleo di Cecilia Metella è ornato da basamento quadrato sormontato da una struttura cilindrica di lastre di travertino. Nel medioevo questo punto, utilizzato come torre di avvistamento, veniva chiamato “Capo di Bove”, perché la sommità della tomba era decorata da un fregio di marmo con festoni e teste di bue.
Verso il XI divenne parte delle fortificazioni del castello dei Conti di Tuscolo, che nel 1299 Papa Bonifacio VIII trasformò in una cittadella fortificata. Il Mausoleo di Cecilia Metella divenne così una torre inglobata nelle mura del borgo della potente famiglia.
All’interno del Mausoleo c’è una camera funeraria leggermente conica, ormai spoglia, aperta verso la sommità della torre con un oculus.