Il barbuto faccione di pietra anima da secoli miti e leggende a Roma, stiamo parlando della Bocca della Verità.
Questo disco di marmo del diametro di 1,70 metri si trova nel portico della chiesa paleocristiana di Santa Maria in Cosmedin ed è uno dei simboli della Città eterna.
La scultura rappresenta una divinità fluviale o un fauno e probabilmente è soltanto un antico chiusino, tuttavia da secoli le sono attribuiti poteri magici.
Secondo una leggenda, infatti, che fu la Bocca ad ordinare all’imperatore Giuliano di restaurare il paganesimo, dopo avergli intrappolato la mano.
La sua capacità di smascherare le menzogne risale al Medioevo, gli accusati dovevano inserire la mano all’interno della Bocca, che l’avrebbe divorata in caso dicessero il falso. In realtà sembra che i giudici, quando ritenevano un uomo colpevole, facessero tagliare la mano da un complice nascosto dietro la scultura.
Solo l’astuzia di una donna riuscì a vincere la magia del mascherone, una patrizia romana, accusata di tradimento dal marito, convinse l’amante a presentarsi il giorno della prova e a baciarla, fingendosi matto. La moglie traditrice poté così giurare tranquillamente di aver baciato nella sua vita solo due uomini, il marito e quel pazzo.
Il mito della Bocca della Verità ha ispirato queste ed altre numerose storie, comparendo nel tempo anche in numerosi film. La scena più famosa è quella della pellicola Vacanze Romane, in cui lo sfrontato giornalista Gregory Peck, spaventa la bella principessa Audrey Hepburn, fingendo di aver perso la mano.