Piccoli e grandi geni sono attesi in questi giorni all’Auditorium Parco della Musica, dove è in corso il Festival delle Scienze, quest’anno dedicato al Tempo, prodotto dalla Fondazione Musica Per Roma insieme a Codice.
Gli appuntamenti per sabato iniziano alle 17, quando si comincerà a comparare le diverse teorie fisiche nate dopo le “rivoluzioni scientifiche”, dalla relatività Galileiana alle innovazioni di Einstein, fino al tempo relativo di Maxwell.
Il tempo, però, è qualcosa che influenza ed interagisce con la mente umana, sarà il neurobiologo Alberto Oliviero ha descrivere in cosa consistono le influenze tra mente e tempo, in particolare come colori, suoni e sensazioni modifichino la nostra percezione dello scorrere del tempo.
Coronerà la serata il concerto “Lezioni di Tenebra“, un’opera da camera con soprano e controtenore, accompagnati da un quartetto vocale ed ensemble strumentale.
Domenica 22 ci sarà uno degli appuntamenti più attesi dell’evento, la lectio magistralis “Il viaggio nel Tempo nell’universo di Einstein”, che vedrà discutere sull’affascinante tema l’astrofisico americano Richard Gott e lo scienziato italiano Amedeo Balbi (ore 12 Sala Petrassi). Partendo dal racconto ottocentesco “La macchina del tempo”, di H. G. Wells, il dibattito affronterà possibilità e problemi dei viaggi nel tempo.
La mancanza di tempo è uno dei maggiori fattori di stress dell’epoca moderna, lo psichiatra Ronald D. Siegel, spiegherà come combattere la frenesia e rallentare i ritmi.
La percezione del tempo ritorna come tema del dibattito tra l’antropologo e scrittore Marco Aime e lo psicologo Robert Levine, che tenteranno di rispondere ad alcune domande importanti: esiste un tempo universale? L’orologio influisce sulla società e sulla nostra vita?
L’ultimo evento affronta un’altra domanda fondamentale, ovvero se il Tempo esiste realmente o è solo un’illusione dei sensi. Il dibattito su questo argomento si svolgerà tra il filosofo Giulio Giorello ed fisico inglese Julian Barbour.