Evgen Bavčar è uno degli artisti più originali e profondi del nostro tempo. Nato in Slovenia, Bavčar perse la vista a soli 12 anni, eppure contro tutti i pronostici, è diventato un affermato ed apprezzato fotografo.
Forse l’artista non riesce a vedere con gli occhi, tuttavia è in grado di immortalare immagini e momenti che vanno al di là della semplice apparenza e colpiscono al cuore.
Finalmente anche in Italia arriva una mostra completa delle sue opere, e sarà ospitata dal Museo di Roma in Trastevere, dal 19 gennaio al 25 marzo.
L’evento “Evgen Bavčar. Il buio è uno spazio”, curato da Enrica Viganò ha raccolto una selezione delle stampe in bianco e nero, che hanno reso famoso il fotografo sloveno, oltre ad alcuni rari scatti a colori, mai visti in Italia.
Evgen Bavčar ha creato un nuovo modo di concepire la fotografa, non più una mera riproduzione del mondo, bensì una reinterpretazione personale ed interiore di oggetti e momenti.
Non a caso il fotografo rispondendo a chi domanda come riesce a creare simili capolavori, risponde: “Sarebbe più giusto chiedere perché fotografo. Scatto in rapporto ai rumori, ai profumi e soprattutto in relazione alla mia esperienza della luce. Poi scelgo le foto facendomi consigliare da amici con lo sguardo libero da ossessioni personali, da Veronica, mia nipote di nove anni.”