L’Emporium era il porto sul Tevere dell’antica Roma, ubicato tra gli attuali quartieri dell’Aventino e del Testaccio.
Venne costruito i primi anni del II secolo a.C., per sostituire il vecchio porto fluviale, il Tiberino.
Roma era velocemente cresciuta e non era più possibile ampliare lo scalo, così gli edili Lucio Emilio Paolo e Marco Emilio Lepido furono incaricati di costruite un nuovo e più adatto porto, scegliendo una zona allora libera, nella parte meridionale dell’Aventino.
L’Emporium era un porto fluviale all’avanguardia per i tempi, uno degli strumenti fondamentali su cui si poggiava la forza economica di Roma, tanto che nel 174 a.C. la classica copertura di legno venne sostituita con una di pietra, più solida e capiente, oltre ad una serie di barriere formate da scalinate che portavano fino al fiume.
Per stipare e mantenere intatte le scorte alimentari arrivate dalle navi, venne realizzato il Porticus Aemilia, un grande magazzino in pietra.
Il porto fluviale Emporium era determinante per sostentare una città immensa e popolosa come Roma, qui, infatti, arrivavano le chiatte con le merci sbarcate ad Ostia, dall’olio al grano, dal vino al marmo prezioso.
Le anfore che contenevano queste derrate alimentari, in particolare l’olio, venivano gettate in un campo, una sorta di discarica ante litteram, ma le merci erano così tante che nei secoli si venne a formare una vera e propria collina, l’odierno Monte dei Cocci.
Altri magazzini vennero costruiti in tempi successivi, soprattutto dopo che i Gracchi cominciarono a distribuire cibo gratuitamente alla popolazione. I magazzini, detti Horrea, erano formati da sale per i commerci e gli scambi, oltre ad uffici e spazi per conservare le derrate alimentari.
L’apertura dei porti di Claudio e Traiano ad Ostia, trasformò l’Emporium in un semplice deposito di merci, soprattutto di marmo e olio, mentre la fine dell’Impero e gli anni bui del Medioevo lo fecero cadere nell’oblio e le strutture vennero progressivamente sommerse da terra e detriti trasportati dal fiume.
Alcune tracce dell’Emporium emersero nel XIX secolo, quando vennero realizzati i nuovi argini del fiume, ma solo negli anni ’70 nel Novecento il porto fluviale venne recuperato, sebbene sia ancora necessario un completo ed accurato restauro.