Nel tranquillo e verde Monte Gianicolo ogni giorno a mezzodì risuona un colpo di cannone, una tradizione risalente all’800 ed ormai cara a tutti gli abitanti.
Nel 1847 Papa Pio IX decise di cambiare il sistema con cui venivano scandite le ore del giorno, passando dal vecchio sistema romano, che contava le ore dall’ultima funzione religiosa, a quello francese, che aveva come punto di riferimento il mezzogiorno.
Un cambiamento radicale per un’epoca in cui solo i più ricchi possedevano un orologio in casa, mentre la maggior parte delle persone si regolava secondo i rintocchi delle campane delle chiese, che però suonare a ore diverse, così il Papa ordinò che dal 1 dicembre 1846, il mezzogiorno ufficiale venisse scandito da un colpo di cannone dalla cima di Castel Sant’Angelo.
Nel 1903 il cannone è stato spostato a Monte Mario, ma il 24 agosto del 1904 fu posizionato definitivamente sul colle Gianicolo, il punto più alto del centro storico di Roma.
La tradizione piacque talmente tanto ai romani che nemmeno l’Unità d’Italia vi pose fine, solo la seconda Guerra Mondiale riuscì a far tacere il cannone del Gianicolo, sostituito nel ’39 da una triste sirena.
Il cannone rimase muto fino al 1959, quando Mario Riva, il celebre conduttore del Musichiere, organizzò un comitato per la rinascita della tradizione, che riprese il 21 aprile dello stesso anno, in concomitanza con il 2712 anniversario della fondazione di Roma.
Il cannone del Gianicolo cambiò più volte modello, dal 1904 fu usato il campale impiegato dall’artiglieria dei Savoia per aprire la breccia di Porta Pia, sostituito dopo la prima guerra mondiale da un obice sottratto all’esercito Austro Ungarico, utilizzato fino al 1991.
Oggi il cannone del Gianicolo è formato dall’assemblaggio della bocca da fuoco da 105/22 su affusto di 88/27 impiegati durante il 2° conflitto mondiale.